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Cosmopolis - 1919 R.: Gaston Ravel- S.: dall'omonimo romanzo di Paul Bourget- Sc.: Gaston Ravel- F.: Guido Di Segni- Int.: Alberto A. Capozzi (Dorsenne), Mina D'Orvella (Contessa Steno), Cecyl Tryan (Alba), Elena Lunda, Elena Sangro, Alfredo Bertone, Cav. Giuseppe Piemontesi, Ugo Piperno ( il generale), Carlo Gualandri, Mimì Carli, Maria Casanova, Giovanni Schettini, Armando Flaccomio- P.: Cines, Roma- Di.: U.C.I. TRAMA DEL FILM La vendetta della creola coinvolge anche Alba, l'innocente figlia della contessa Steno. La ragazza è indotta a constatare con i suoi occhi la vergognosa condotta materna e ne rimane talmente sconvolta che decide di recarsi nella palude dove si ammala e muore. Dorsenne, che l'amava, lascia Roma per sempre. ("Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano, 1919. Roma, Gennaio-Giugno, 1980, n° 51, fascicoli 1/3. Edizioni, Nuova Eri.) CRITICA L'opera dello scrittore è rispettosamente prospettata in una mirabile sintesi, e l'azione cinematografica offre eguale interesse che la lettura. Sullo schermo il romanzo non perde nè il suo carattere nè il suo spirito. Gli interpreti assolvono il loro compito lodevolmente. Mina D'Orvella, Elena Sangro, Elena Lunda, hanno prestato una perfetta figura al personaggio rappresentato. Buoni pure il cav. G.Piemontesi, Alfredo Bertone, Giovanni Schettini, Carlo Gualandri e Arnaldo Placcomio. Bella e morbida la fotografia. ("La Vita Cinematografica". Torino, 7-15 Marzo, 1920. Anno XI, n° 9-10.) |
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