La volata- 1919

R.: Gaston Ravel- S.: dalla omonima commedia( 1918) di Dario Nicodemi- Sc.: Gaston Ravel- F.: Guido Di Segni- Int.: Vera Vergani ( Contessina Dora di Lusena), Romano Calò (Mario Donni), Enta Troubetzkoy (zia di Dora), Achille Vitti (zio di Dora), Carlo Gualandri( il fidanzato di Dora), Maria Galli( Dora, bambina), Renato Tignani (Mario, bambino)- P.: Cines, Roma- Di.: U.C.I.- V.c.: 14633 del 1.11.1919- P.v.romana: 2.8.1920- Lg.o.: mt. 1721.
( "Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano, 1919. Roma, Gennaio-Giugno, 1980, n°51, fascicoli 1/3. Edizioni, Nuova Eri.)

TRAMA DEL FILM
Il palazzo del conte Lusena( Achille Vitti) dista di pochi metri da una piccola officina metallurgica. Mentre nel palazzo si conduce una vita brillante, nell'officina si lavora incessantemente. Nel palazzo vive Dora(Vera Vergani), giovane nipote del conte.
Un giorno Mario, giovane apprendista dell'officina, conosce Dora e tra i due sboccia l'amore.
Passano gli anni e Mario,abbandonato il paese, spinto da un forte sentimento per Dora, ha rapidamente saltato i primi gradini gerarchici. L'ultima sua scoperta è in motore da aereoplano, da cui il mondo aviatorio si attende già meraviglie.
Dora, intanto, a fianco di suo padre, festaiuolo impenitente, si è lasciata fidanzare a Venturi ( Carlo Gualandri), uomo ricchissimo e scioperato.

Ma, una mattina, l'automobile dei Lusena attraversa una folla di operai che si appresta ad entrare in un'officina di quei pressi. Inaspettatamente Dora, rivede Mario l'amico segreto della sua infanzia; in lei qualcosa cambia e, ella percepisce il vuoto della sua vita a confronto di quella di Mario.
All'alba Dora fugge al campo d'aviazione, dove Mario deve personalmente provare per la prima volta, un apparecchio provvisto di un suo motore. E' il successo per Mario che immprovvisamente, accortosi della presenza di Dora, gli sussurra: "Voi, signorina! Voi, verso cui oso appena alzare gli occhi!".

Da quel giorno Dora si trasforma; i suoi pensieri hanno preso la "volata"verso Mario. L'idillio tra i due è destinato a finire: gli avvenimenti precipitano quando Venturi, sorpreso dalla freddezza della sua fidanzata, scorge uno sconosciuto entrare nel suo appartamento privato alle due del mattino.

Il giorno seguente, Mario, delegato del consiglio d'amministrazione dell'officina, si presenta al conte di Lusena per chiedergli il consenso di vendere il suo palazzo allo scopo di ampliare i suoi stabilimenti.
Il vecchio aristocratico si infuria; Venturi, che assiste alla conversazione, offende pesantemente Mario e, quest'ultimo si risente. I due stanno per venire alle mani quando Dora interviene e fa scudo con il proprio corpo all'uomo che ama svelando così il segreto della sua vita.

La notizia rappresenta un colpo basso per la famiglia Lusana poichè un' unione tra ceti così diversi sarebbe impensabile. Nel frattempo Mario deve partire mentre Dora, ubbidendo all'autorità paterna, fa la promessa che non tenterà mai di rivedere il giovane.
Mario, prima di partire, decide di rivedere per un'ultima volta Dora la quale, stufa di quell'ambiente domestico frivolo e meschino, decide di infrangere i legami convenzionali e, appoggiata al braccio dell'uomo onesto che ama, prende la sua"volata"!.
( La trama è stata tratta da: "La Vita Cinematografica". Torino, 7-15 Ottobre, 1919. Anno X, n° 31-32.)

CRITICA
La volata....troppo noto l'argomento della commedia per riportarlo qui; basterà dire che il contrasto tra l'ambiente nobiliare d'ozio, di disoccupazione, di vizio e la vita laboriosa dell'officina in cui si fa onore l'ingegnere Mario, verso cui corrono il pensiero ed il cuore della Contessina Dora che conobbe Mario fin da bambino quando egli era semplice apprendista nell'officina meccanica, è stato riprodotto efficacemente e che la visione cinematografica riesce piacevole ed interessante.

Vera Vergani ci dà il suo sorriso espressivo, l'eleganza e la plasticità della sua giovane persona, la correttezza e la persuasività dei suoi atteggiamenti e del gioco della sua fisionomia. In lei vibra l'artista vera, l'artista che sente il personaggio interpretato ed alla figura immaginaria dona tutta l'importanza e tutta l'efficacia del reale.
Romano Calò le è degno compagno, ed anche in lui lodiamo serietà e compostezza scenica. Buona la messa in scena. Bellissime alcune fotografie.

("La rivista cinematografica". Torino, 10 Giugno, 1920. Anno I, n°11.)
La volata, di Dario Nicodemi questo lavoro molto noto per i successi teatrali, ha avuto sullo schermo un'ottima realizzazione. La Vera Vergani ha modo di mostrarci ancora una volta la sua grazia e la sua mimica, senza infingimenti. Ci sembra di vederla su di un qualsiasi palcoscenico o entro le quattro mura di un salotto in lieto conversare. Buona la mise en scene.

("La Vita Cinematografica". Torino, 15 Luglio, 1923. Anno XVI, n°13.)

< torna alla filmografia

 
         
carlogualandri.it - tutti i diritti riservati 2001