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Nemesis - 1920 R.: Carmine Gallone- Cms.: Giorgio Mannini- S.: da un romanzo di Paul Bourget- Sc.: Lucio D'Ambra- F.: Emilio Guattari- Scg.: Raffaello Ferro- Int.: Soava Gallone(Elisa di Roannez), Carlo Gualandri(Ugo Cordin), Ciro Galvani(Roudin), Achille Vitti, R. Scomox, Lorenzino Pery, Ida De Bonis, Gino Viotti- P.: D'Ambra-film, Roma- Di.. U.C.I.- V.c.: 15455 del 1.10.1920- P.v.romana: 11.12.1920- Lg.o.: mt. 2125 TRAMA DEL FILM Il Capitano deve partire con il suo reggimento per l'Africa e così
la bella duchessa di Roannez, piena d'amore e di disperazione, decide
di nascondersi in una villa a Siena. Poichè la nascita di un figlio potrebbe danneggiarla, Elisa
si rivolge a Roudin, un ginecologo russo, che è segretamente
un nichilista, per procurarsi un aborto. In una cavalcata notturna,
Elisa cade deliberatamente e la sua piccola creatura perisce. (La trama è stata tratta da: "Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano/1920. Roma, Luglio-Dicembre, n°51, 1980, fascicoli 4-6. E da: "La rivista cinematografica" Torino, 10 Ottobre, 1921. Anno II, N.19.) CRITICHE. Carmine Gallone, il metteur-en-scene, è un artista completo,
al buon gusto raffinato ed aristocratico, alla cultura, all'intelligenza
pronta, alla fantasia del poeta, egli aggiunge una sicurezza tecnica
impareggiabile e personalissima: ha, in altre parole, uno stile.. La messa in scena in "Nemesis" è signorile, aristocratica, raffinata; sia negli ambienti interni, sia nei quadri esterni: davvero meravigliosi e vari, per bellezza pittorica e per importanza di paesaggio, questi; ricchi, lussuosi, quelli; ma ciò non di meno la verità e la misura sono osservate scrupolosamente. Ottimamente scelto e truccato quel lembo di deserto algerino, così che produce l'illusione d'una terra esotica; anche il crollo e l'incendio della villa settecentesca sono resi benissimo, come pure efficacemente resi il panico e l'affacendarsi delle persone all'improvviso disastro. Buoni tutti gli attori e la parte fotografica". ("La Vita Cinematografica, Torino, 22-28 Febbraio, 1921. Anno XII, n°7-8.) "Nemesis della U.C.I. con Soava Gallone, direzione artistica di
Carmine Gallone. Chi non ha visto questo film non può rendersi
un esatto conto fino a qual punto l'arte cinematografica possa dare
un'esatta concezione di ciò che artisticamente si chiama bello. Tanto il soggetto ammirevole, che la messa in scena, sono addirittura impareggiabili. Con un supremo intendimento d'arte, furono scelti i luoghi in cui il dramma andava mano a mano svolgendosi, vedute magnifiche incorniciavano a meraviglia le singole battute del lavoro, gli interni, rappresentavano uno sfarzo così grandioso da far dimenticare le lussuose scene della Bertini; per gli esterni non ho parole per esprimere sì la mia come la generale amirazione del foltissimo pubblico. Alla vista di quelle magnifiche vedute, è da doversi domandare
attoniti se effettivamente possono esistere vedute di tal genere. Bene pure il dottor Rodin e l'abate Demagurgets che dirigeva gli scavi per la ricerca della sepolta statua di Nemesis. Ottimo il nano. Splendide le fotografie che dimostravano completamente l'indiscussa capacità tecnica dell'operatore. ("La rivista cinematografica". Torino, 10 Ottobre, 1921. Anno II, n° 19.La critica è stata trovata nella rubrica:"Corrispondenze" ed in particolare dal Cinema Verdi di Tortona.) "Nemesis._ Interpretazione di Soava Gallone e del Gualandri. Dei lavori interpretati dalla Gallone questo può ben dirsi uno dei meglio riusciti, ciò che ha ben compreso il pubblico, che ha fatto festose accoglienze al film. La parte ricca di scene emotive ben si addice al temperamento estremamente sentimentale della Gallone, che sembra vibrare di passione in ogni atteggiamento. Ammiratissimi gli esterni riproducenti i magnifici dintorni di Siena e Firenze, ritratti da una fotografia che si può ben dire stupenda. Il Gualandri se la cava abbastanza bene per quanto sia un pò freddo in una parte che richiedeva molto slancio affettivo. ("La rivista cinematografica". Torino, 10-25 Giugno, 1924. AnnoV. n° 11-12. La critica è stata trovata nella rubrica:"Cronaca degli spettacoli" ed in particolare dal Cinema Centrale di Bologna.) "...La magnifica sala del " Modernissimo", la prima sera e le sere successive, non aveva un posto vuoto. E invero questa Nemesis, inscenata da Carmine Gallone, costituisce un notevole avvenimento d'arte. Soava Gallone, la miliardaria americana, accentra tutta la luce del film, una luce che la riveste d'una luminosità sorprendente. Attrice vera e grande, pur nello sfoggio delle ricche toilettes ella non posa ma si abbandona alla sua passione, una passione che qualche volta sembra veramente palpitare su lo schermo e prorompere in un grido e in uno spasimo. Ottimo il Gualandri nei panni del Capitano Cordin." |
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