Saracinesca - 1921

R.: Gaston Ravel- S.: dal romanzo di Francis Marion Crawford- Sc.: Gaston Ravel- F.: Carlo Montuori, Gabriele Gabrielian- Scg.: Giuseppe Sciti- Int.: Elena Sangro (Donna Corona), Sigrid Lind, Carlo Gualandri, Enzo De Liguoro, Alfredo Menichelli, Rina De Liguoro, Luigi Duse, Achille Vitti- P.: Elena Sangro per la Medusa-film, Roma- Di.: U.C.I.- V.c.: 16443 del 1.10.1921- P.v.romana: 31.1.1923- Lg.o.: mt. 1829.

("Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano, 1921-1922. Roma, Gennaio-Giugno, 1981, n° 52, fascicoli 1/3. Edizioni, Nuova Eri.)

CRITICA
Saracinesca, per la somma interpretazione di Elena Sangro, soggetto in costume e quantomai bello. Ecco di nuovo un lavoro dell'U.C.I. che, senza essere stato lanciato come reclame al mondo esterno ed interno, può chiamarsi un vero gioiello dell'arte muta, un vero capolavoro riuscitissimo sotto tutti i rapporti. L'interpretazione è quanto di meglio si poteva attendere, la messa in scena ricchissima ed indovinata secondo i tempi, gli esterni incantevoli, la fotografia impeccabile; tutto vi era di perfetto.
("La rivista cinematografica". Torino, 10 Febbraio, 1923. Anno IV, n° 3. La critica è stata trovata nella rubrica:"Corrispondenze" ed in particolare dal Gran Cinema Eden Maffei di Trento.)

Saracinesca, "Medusa-film". Un grazioso brano storico, ottimamente interpretato dalla bellissima e graziosa attrice Elena Sangro, Carlo Gualandri e Achille Vitti. Sfarzosa come sempre la messa in scena di Gaston Ravel. Insomma un buonissimo film che è piaciuto assai. Discreta la fotografia.
("La rivista cinematografica". Torino, 25 Febbraio, 1923. Anno IV, n° 4. La critica è stata trovata nella rubrica:"Corrispondenze" ed in particolare dal Cinema Teatro Margherita di Bari.)

Saracinesca. Il pubblico fece le più calorose accoglienze a questo lavoro d'ambiente storico, edito dalla U.C.I.. Ottima l'idea di tratteggiare l'ambiente della Roma papale dell'800, periodo storico assai poco sfuttato cinematograficamente.
("La rivista cinematografica". Torino, 15 Febbraio, 1925. Anno VI, n° 3. La critica è stata trovata nella rubrica:"Cronaca degli spettacoli" ed in particolare al Cinema Politeama Alessandrino di Alessandria.)

Saracinesca. Il titolo, che lasciava alquanto dubbiosi sul significato, è...l'unica originalità del lavoro, che ha però nel Gualandri e nella bella Sangro due valenti interpreti, che fanno del loro meglio per animare la favola più o meno veridica, ma alquanto scialba.
("La rivista cinematografica". Torino, 10-25 Giugno, 1924. Anno V, n° 11-12. La critica è stata trovata nella rubrica:"Cronaca degli spettacoli" ed in particolare dal Cinema Centrale di Bologna.)

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