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Triboulet (o I misteri della corte di Francia) - 1923 R.: Febo Mari- S.sc.: Febo Mari dal racconto di Michele Zevaco- Int.: Umberto Zanuccoli (Triboulet), Achille Vitti (Francesco I), Gino Viotti (Monclar), Elena Sangro (Giletta), Tina Cecacci (Margentina), Giovanni Schettini (Manfredi), Vivina Ungari (Lojola), Alfedo Menichelli (Lantenaj), Giulia Cassini-Rizzotto, Totò Majorana, Carlo Gualandri- P.: Cines, Roma- Di.: U.C.I. Il film consta di sei episodi: TRAMA DEL FILM Ferito durante una delle sue imprese, Manfredi viene salvato e curato da una coppia di italiani, che viaggia con un servo chiamato Spedacappa. Mentre è a letto, immobilizzato, Giletta viene catturata e chiusa in convento. Non ancora guarito, Manfredi scala il Louvre per liberarla. Un incendio distrugge il palazzo e Francesco I si salva fortunosamente.
Seguono altre vicende, in cui si scopre che Manfredi è il figlio
dei due italiani, venuti appunto in Francia per cercarlo. CRITICA La continuazione e fine del cineromanzo "Triboulet" ha pienamente soddisfatto gli spettatori, che avevano seguito per sei episodi le vicende, gli intrighi e i misteri che si svolgono attorno al Louvre e alla corte dei Miracoli che termina in bene con l'unione dei due giovani protagonisti in piena e tranquilla felicità. Tutto il film, benchè svolga un romanzo popolare che per solito
non si cura delle sfumature, ma mira all'effetto d'insieme e ai colpi
di scena, è stato allestito dalla Cines con una certa signorilità
e una certa dignità artistica, il che costituisce un vanto per
l'U.C.I. e per l'industria cinematografica nazionale. |
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